Comunicazione della Presidente AVO Lamezia Sig.ra Maria Lupia Palmieri
“””Un susseguirsi di esternazioni giornalistiche del Sig. Vincenzo Nicastri, rivolte inopinatamente alla nostra AVO hanno provocato un certo sconcerto tra i nostri aderenti per il loro contenuto surreale quanto infondato, ai quali faccio preghiera di reagire con atti di misericordia piuttosto che di astio o di riprovazione, che resterebbero comunque di per se sterili atteso il personaggio. Tuttavia, la mia posizione di Presidente, a salvaguardia del prestigio della nostra associazione, mi impone di sottolineare quanto segue. In un recente scritto di don Giacomo Simonetti da Sanremo leggevo: “Ho capito che non era sufficiente denunciare l'ingiustizia, bisognava dare la vita per combatterla!” Questa affermazione di Albert Camus è un pungolo per non cadere in quella tentazione ingannevole, con la quale si cerca di mettere la coscienza a posto scansando egoisticamente sacrifici ed evitando di rimboccarsi le maniche per un vero impegno. Troppi soloni, troppi sputasentenze circolano nella nostra società, la quale ne farebbe ben volentieri a meno, mentre ha bisogno e attende dei buoni samaritani che, senza discorsi e vane parole, agiscono concretamente con gesti di solidarietà, di attenzione verso i propri simili. A questo servizio il credente è chiamato da una motivazione le cui radici sono poste in Dio, il Quale con infinito e gratuito amore distribuisce a tutti i suoi doni. Louis Lavelle invita a prenderne atto e a impegnarci per raggiungere il giusto atteggiamento: “Dobbiamo imparare a riconoscere tutte le grazie che Dio ci fa, ma non dobbiamo pensare di averle meritate”. Alla luce di tale verità, si diventa consapevoli del dovere e della responsabilità personale che richiede un generoso impegno nei confronti della comunità per contribuire a migliorare la società rendendola più solidale verso tanti infelici.”
Ciò premesso, mi permetto di suggerire a tutti gli Avolini di non raccogliere provocazioni portate da irresponsabili incapaci di rispettare le altrui dignità e opinioni ovvero da “sputasentenze” del cui operato in ogni caso non vogliamo e non dobbiamo cadere nell’errore di essere giudici o critici.
Ineludibile è che la verità non potrà essere negata dalle mere esternazioni gratuite del Sig. Vincenzo Nicastri, peraltro in difetto di contraddittorio (per come è suo stile) affidate unilateralmente ai media e utilizzando anche foto usurpate. Ciò che invece va detto e ricordato e che chi accusa nella fattispecie è personaggio che ha già ampiamente dimostrato di non amare il dialogo e le sconfitte democratiche, e che soprattutto, dopo aver liberamente deciso autonomamente di lasciare l'AVO creando una scissione, adesso lamenterebbe riconoscimenti che non potevano essergli dati alla luce dei suoi gravi e lesivi comportamenti, prevalentemente interessati a collezionare posizioni da pennacchio e non certo di impegno diretto in corsia, nonché concentrandosi in azioni soltanto distruttive, ancorché adesso continuate mediante affermazioni solo di valore diffamatorio.
La nostra forza di veri e semplici Volontari Ospedalieri non potrà giammai essere scalfita o vinta da chi invece tenta di far “controvolontariato” o “paravolontariato” o arruolamenti di “macchine da guerra” . Pertanto, concludo ringraziando e formulando i migliori auguri di buon lavoro a tutti i volontari impegnati con serenità e amore nella consolazione di chi ha bisogno nel momento della sua sofferenza, senza distinzione di appartenenza. Agli altri rivolgo il mio auspicio che il buon senso riacquistato li faccia ravvedere o qualcuno a loro vicino li aiuti a rispettare il prossimo e a lasciare in pace nello svolgimento umile e amorevole del loro incommensurabile servizio soprattutto quei volontari etichettati di “poco peso” dall’arrogante solone in riferimento ovvero espresse per ottenere “rivincite” incomprensibili. Via l’AVO Lamezia Terme. Un abbraccio da Maria.”””
del 19/10/2013